In questo periodo dell’anno passeggiando negli uliveti, dove ancora non sono stati gestiti i residui colturali, ci si può imbattere nella presenza del fleotribo (Phloeotribus scarabaeoides Bernard, 1788), detto anche olive bark beetle in inglese, uno scotilide xilofago che ama scavare delle gallerie nel legno dei nostri uliveti.
Un tempo i residui della potatura fungevano da esca e venivano lasciati proprio per attrarre gli insetti e successivamente si procedeva alla bruciatura degli stessi.
L’attrattività del legno di ulivo verso le femmine dello scotilide avviene per l’emissione di etilene, che generalmente si produce. Gli individui delle generazioni successive volano sulle piante andando a scavare gallerie all’ascella dei giovani rami, causandone il collassamento con successiva perdita degli stessi ma anche di eventuali fiori.
Thomas Vatrano, agronomo PhD. consulente aziendale specializzato nella coltivazione e gestione di specie del mediterraneo con particolare riferimento al settore olivicolo-oleario. È assaggiatore professionale di olio d’oliva. Si occupa di Agricoltura 4.0 e stesura di indici vegetativi. Scrive su riviste specializzate di settore, coautore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.